Quando lo Stato aiuta a mettersi in proprio
Lo Stato Italiano offre molte agevolazioni alle imprese, che possono concretizzarsi in detrazioni fiscali, finanziamenti agevolati, finanziamenti a fondo perduto.
Diversi programmi di sos sono dedicati in modo specifico alle STARTUP, con lo scopo di facilitare alcune categorie di cittadini o alcuni tipi di iniziative che lo Stato vuole incentivare in modo particolare, per le loro ricadute positive sull’intero sistema economico sociale. Il principale organo governativo che si occupa di regolamentare questo tipo di interventi è il Ministero dello Sviluppo Economico, che ne delega in genere l’esecuzione al suo braccio esecutivo INVITALIA.
Oltre agli aiuti offerti direttamente dallo Stato, ci sono poi vari programmi a livello regionale o comunale.
Se quindi state pensando di mettervi in proprio, non trascurate di esaminare i possibili aiuti che il sistema vi mette a disposizione.
Non è facile orientarsi nel complesso sistema normativo che disciplina questi aiuti, per cui è necessario in genere rivolgersi a consulenti esperti in materia. Qui vogliamo cercare di fornirvi una prima indicazione sulle agevolazioni di maggiore interesse.
Microcredito di Impresa interviene spesso con un ulteriore sostegno finanziario a imprese che hanno ottenuto qualche forma di agevolazione e devono completare un investimento per ottenere il contributo atteso a rendicontazione o hanno ulteriori necessità rispetto al fabbisogno coperto dall’agevolazione.
Ecco quindi una panoramica dei programmi di maggiore interesse.
SELFIEMPLOYEMENT , ora diventato NUOVO SELFIEMPLOYEMENT: prestiti a tasso zero per giovani, donne e disoccupati. L’importo massimo finanziabile è di 50.000 Euro. Si tratta di finanziamenti agevolati senza interessi, senza garanzie, rimborsabili in 7 anni con rate mensili che partono dopo dodici mesi dalla concessione del prestito. I beneficiari sono:
– i cosiddetti NEET (Not in Education, Employment or Training), giovani tra 18 e 29 anni che non studiano e non lavorano, iscritti al programma Garanzia Giovani. Per poter fare richiesta di questa agevolazione è quindi necessario iscriversi a questo programma, che raccoglie un insieme di provvedimenti legislativi promossi a livello europeo per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
– Donne inattive, che hanno compiuto 18 anni e non svolgono alcuna attività lavorativa.
– Disoccupati, che hanno presentato, da almeno 12 mesi, una Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID) da più di 12 mesi.
il finanziamento copre fino al 100% delle spese richieste e considerate ammissibili.
Le spese ammissibili sono sia i beni di investimento, sia le necessità di capitale circolante, ivi inclusi gli stipendi delle persone che lavorano per l’impresa. E’ esclusa l’IVA. Sono inclusi invece i costi attinenti a programmi di franchising.
Sono ammissibili alle agevolazioni le domande presentate dai Proponenti in forma di Imprese individuali, Società di persone, Società cooperative e Cooperative sociali, Associazioni professionali e Società tra professionisti.
L’esame istruttorio è articolato in due fasi: accoglibilità, che consiste nella verifica dei requisiti oggettivi e soggettivi dell’iniziativa; valutazione di merito, che consiste nella valutazione dell’idea di impresa presentata, che deve superare un certo punteggio soglia. E’ previsto un colloquio personale di valutazione, che facilita il raggiungimento del punteggio utile per l’approvazione.
RESTO AL SUD, è un incentivo finalizzato a sostenere la nascita di iniziative imprenditoriali localizzate nel Sud Italia.
E’ destinato a aspiranti imprenditori di età inferiore a 56 anni, che desiderano restare o trasferirsi in una regione del Sud Italia – precisamente Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna – oppure in uno dei 116 comuni compresi nell’area sismica del Centro Italia.
Sono esclusi i soggetti già titolari di impresa alla data del 21/06/2017, data della prima approvazione della legge. Sono quindi ammesse sia imprese da costituire, sia imprese esistenti, purchè l’imprenditore in questione non fosse già titolare di impresa a quella data.
Quant’è l’importo massimo di questa agevolazione?
– per imprese individuali : 60.000 Euro, di cui 30.000 a fondo perduto e 30.000 come prestito senza interessi, da restituire in 8 anni, di cui 2 di pre ammortamento; più un ulteriore contributo di 15.000 Euro a fondo perduto quale sostegno alla liquidità, una volta completato il programma di investimento.
– per società : 50.000 Euro per socio fino a un massimo di 200.000 Euro, per 4 soci, di cui 50% a fondo perduto e 50% come prestito senza interessi. Anche in questo caso è previsto un ulteriore contributo di 10.000 Euro per socio a fondo perduto, quale sostegno alla liquidità in fase di avviamento.
Le spese ammissibili sono quelle per investimenti, con esclusione dell’IVA, quindi :
– acquisto di attrezzature e macchinari (nuovi, non usati)
– spese di ristrurazione di immobile, con incidenza massima del 30%
– spese di gestione con incidenza massima 20%.
E’ necessaria la presentazione di un business plan, corredato da ampia documentazione, che dimostri la sostenibilità dell’impresa. L’imprenditore dovrà inoltre sostenere un colloquio di valutazione con Invitalia.
L’incentivo è davvero molto significativo, ma, sebbene non ci sia un numero chiuso e le domande vengano prese in carico con procedura cosiddetta a sportello, non è facile qualificarsi. Come avrete capito è necessaria una adeguata preparazione. Suggeriamo il ricorso a consulenti qualificati.
NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO. Questo incentivo, sempre gestito da Invitalia, è stato riformulato di recente con la sigla ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero.
L’agevolazione è rivolta a piccole imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne di tutte le età, su tutto il territorio nazionale. Possono accedere sia imprese esistenti che imprese ancora da costituire, costituite in forma di società di capitali o di persone (incluse le cooperative) L’agevolazione consiste sia in un finanziamento senza interessi che nella corresponsione di un contributo a fondo perduto.
Le imprese esistenti devono essere costituite da non più di 5 anni. I piani di impresa oggetto del finanziamento agevolato devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Le imprese da costituire dovranno dimostrare l’avvenuta costituzione della società entro 45 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
In entrambi i casi perché l’impresa possa qualificarsi la maggioranza dei soci, sia in termini numerici, che per quote di partecipazione, deve essere formata da giovani tra 18 e 35 anni di età e da donne oltre i 18 anni di qualunque età.
– Le imprese costituite da non più di 3 anni possono presentare progetti di investimento fino a 1,5 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o sviluppare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo. La copertura delle spese ammissibili può arrivare al 90% da rimborsare in 10 anni. La quota a fondo perduto può arrivare al 20% della spesa ammissibile totale. Le imprese possono richiedere anche un contributo per la copertura delle esigenze di capitale circolante collegate alle spese per materie prime e servizi necessari allo svolgimento dell’attività d’impresa, che può arrivare fino al 20% delle spesa di investimento.
– Le imprese con anzianità dai 3 ai 5 anni possono presentare progetti di investimento fino a 3,0 milioni di euro. È comunque riconosciuto un finanziamento fino al 90% del totale della spesa ammissibile, con un contributo a fondo perduto che non può superare il limite del 15% della spesa ammissibile totale. Anche questo incentivo può essere richiesto per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti, nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo.
La valutazione prevede la verifica dei requisiti formali e un esame di merito. Ogni domanda viene valutata indipendentemente dalle altre e viene ammessa solo se per ognuno dei criteri di valutazione viene raggiunto un certo punteggio minimo indicato in uno specifico allegato della Circolare ministeriale.
SMART & START ITALIA è l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative su tutto il territorio nazionale. Finanzia piani di impresa con spese comprese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro, inclusi beni di investimento, servizi, spese del personale e costi di funzionamento aziendale, quindi tutti i costi di startup. Le spese del piano d’impresa devono essere sostenute nei 24 mesi successivi alla firma del contratto. Anche in questo caso l’incentivo riguarda sia aziende esistenti, sia aziende ancora da costituire.
Possono richiedere il finanziamento:
– startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese (a norma dell’art. 25 del D.L. 179/2012).
– team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia
– imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano.
Il progetto imprenditoriale deve possedere almeno una delle seguenti caratteristiche:
… avere un significativo contenuto tecnologico e innovativo;
… essere orientato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things;
… essere finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata.
L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili. Il finanziamento va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima quota di finanziamento ricevuto.
Le startup localizzate nelle regioni del programma Resto al Sud oppure nel Cratere sismico del Centro Italia possono godere inoltre di un contributo a fondo perduto pari al 30% del finanziamento.
IMPRESA DONNA
Il Fondo Impresa Donna, chiamato anche “fondo impresa femminile” è un sostegno finanziario introdotto al fine di promuovere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile. L’impegno è previsto direttamente dal Piano Nazionale di Ripresa Resilienza (PNRR). Il decreto interministeriale 24 novembre 2021 che disciplina la materia è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 1° febbraio 2022. Manca tuttavia ancora il decreto attuativo, per cui non è ancora possibile inoltrare domanda per questa agevolazione.
Sono previste due linee:
a. incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili, con un tetto di 250.000 Euro di
spese ammissibili;
b. incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili, con un tetto di 400.000 Euro di spese ammissibili.
Le agevolazioni consistono in entrambi i casi in un mix di finanziamento agevolato a tasso zero e contributo a fondo perduto.
Sono previste 4 categorie di beneficiari:
… società di persone e cooperative con almeno il 60% di donne socie
… società di capitale con quote e componenti del CDA per almeno due terzi di donne
… imprese individuali la cui titolare è una donna
… lavoratrici autonome che presentano l’apertura della Partita IVA entro 60 giorni dalla comunicazione positiva della valutazione della domanda.
C’è ovviamente grande interesse per questo programma e grande attesa affinché diventi operativo.
In conclusione vediamo che i programmi di finanza agevolata che lo Stato mette a disposizione dei neo imprenditori sono veramente importanti. Chi pensa di mettersi in proprio non può trascurare questo aspetto della sua preparazione.
E’ sempre raccomandabile ricorrere a consulenti qualificati per mettere a punto l’idea imprenditoriale e preparare le domande.
Infine, benché si parli di finanza agevolata, il microcredito può essere una componente complementare e un aiuto importante per realizzare l’obiettivo dell’impresa, perché la finanza agevolata può non essere sufficiente o lasciare buchi temporali nei quali l’impresa necessita di altre risorse finanziarie.
I tutor di MDI sono preparati a dare assistenza alle imprese anche su questa partita.
Contattateci: a info@microcreditodiimpresa.it